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Follonica, una città contemporanea

Con Officina delle Idee di Karin Gavassa, la città di Follonica si rinnova con una serie di mostre e interventi urbani dal linguaggio contemporaneo che invaderanno la città fino a ottobre.Dalla Pinacoteca civica, al MAGMA e al Teatro Fonderia Leopolda il percorso si articola in luoghi diversi e simbolo della città di Follonica, partendo dagli spazi dell’Ex Ilva, in cui si trovano già il MAGMA e il Teatro Fonderia Leopolda, al centro della città fino al mare grazie ai due giovani artisti Matteo “Ufocinque” Capobianco e Opiemme che hanno attuato questa rigenerazione urbana e creativa attraverso i linguaggi del contemporaneo.

La città di Follonica si presenta quindi in una piena trasformazione culturale e creativa, una trasformazione che ha portato al recupero e riuso della zona industriale dell’Ex-Ilva che l’ha caratterizzata fino agli anni ’60. Gli edifici, da fonderie in stato di abbandono, sono diventati un polo culturale multidisciplinare, connotando appunto il passaggio da officina della ghisa a Officina delle idee, da rigenerazione architettonica a innovazione sociale e culturale.

Heart shaped box: mostra e interventi in città

Un itinerario che parte dalla  Pinacoteca Civica la quale si trasforma si trasforma in una doppia project room:  

  • La sala grande della Pinacoteca si trasforma, grazie alla magia delle installazioni di Matteo “Ufocinque” Capobianco, definito da Artribune tra i più promettenti artisti della scena italiana, in un’inaspettata foresta urbana. Un ambiente di poesia e di carta che vive dell’evanescenza dell’aria e delle azioni di chi lo attraversa, un labirinto di forme fluide e vegetali, sensuali e acquatiche in cui perdersi.
  • Opiemme, poeta della street art, affronta lo spazio della Pinacoteca con la pittura, una serie inedita di tele di grandi dimensioni per il ciclo Vortex. Influenzato dal libro di Sermonti, “L’alfabeto scende dalle stelle”, e da un’attrazione verso tutti quelli che sono i misteri che regolano l’universo. I cieli e le stelle a cui rivolgiamo il nostro sguardo fanno da sfondo anche all’installazione luminosa pensata per la facciata del Museo Magma. Con un percorso di “andata e ritorno” dall’area Ex Ilva alla Pinacoteca civica, Opiemme interviene infatti con un segno luminoso sulla facciata del MAGMA e un verso poetico a stencil, la cui lettura invita a scoprire il Museo.

Il percorso in città prosegue con il wall painting sul muro del Casello idraulico, tra la Pinacoteca e il Magma).

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