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Figura e paesaggio nella Collezione civica Il Renatico

Un nuovo allestimento per il Mac,n 3 giugno – 10 settembre 2015

Con la bella stagione e dopo i lavori di restauro dell’esterno, la Villa Renatico Martini si presenta ai visitatori in una nuova veste. La dimora di Ferdinando Martini, attorniata dal verde parco e già in attività nell’arena estiva, si propone al pubblico anche con un nuovo allestimento di opere al Museo di arte contemporanea e del Novecento.

La Collezione civica Il Renatico presenta  le proprie opere più significative, tra quelle comprese nella  sua notevole dotazione, con una taglio nuovo e particolare già evidente dal titolo dell’esposizione: “Figura e paesaggio nella Collezione civica Il Renatico”.

Opere note e mai esposte si alternano nelle stanze signorili del museo, scelte con cura e passione da Paola Cassinelli, per offrire quanto di meglio la raccolta museale possa presentare intorno ai temi della figura e del paesaggio. Scultura, pittura, grafica e fotografia compongono il corpus di opere presenti nella mostra che resterà aperta per tutto il periodo estivo. Un viaggio, che si colloca temporalmente tra il secondo dopoguerra e i giorni nostri, attraverso gli occhi e le espressioni artistiche di tanti artisti toscani e non, dove i paesaggi naturali della Valdinievole (Sergio Scatizzi) e della Toscana (Mirando Jacomelli, Giorgio Luxardo, Nino Tirinnanzi), si fondono con marine isolane, dai colori caldi e brillanti (Alfredo Bardazzi, Marcello Lucarelli), dove uno sguardo sui tetti di Firenze (Renzo Grazzini) cede il posto alla campagna sarda o alle coloratissime rocce della costa catalana di Garraf (Lando Landini).

Un luogo sospeso, quello del museo, dove incrociare gli sguardi di donne schive o altere  rese immortali dall’opera degli artisti: figure femminili che si presentano in  nuovi corpi, in bronzo o cemento (Vitaliano De Angelis, Quinto Martini, Raffaello Arcangelo Salimbeni), o attraverso tele variopinte e scomposte, di raro sapore cubista (Bruno Rosai),  o incisioni in bianco e nero dal tratto netto e penetrante (Rodolfo Margheri) o in sinuose nudità (Aldo Frosini).

Senza dimenticare i paesaggi dell’anima come istantanee,  attimi di vita fissati dallo scatto fotografico (Eva Sauer, Silvia Noferi) o rappresi su tele materiche dai colori grigiastri (Anna Scotti) o in schizzi misteriosi (Pietro Annigoni), o in momenti di puro relax, dove corpi distesi si abbandonano al sole e alla calura estiva (Giannetto Mannucci) o su un’aia contadina (Seve Sospizio),  o fermi nel pulviscolo degli studi degli artisti stessi (Enzo Faraoni, Vairo Mongatti).

La figura indagata a tutto tondo, dove il corpo maschile è celebrato nella maniera più classica e celebrativa (Cesare Fantacchiotti, Valentino Moradei Gabbrielli) o trasformato quale nuova gemma (Jorio Vivarelli).

Gli occhi vibranti di autoritratti classici (Renato Alessandrini) o di ritratti ironici (Fabio De Poli) scrutano i visitatori accompagnandoli alla scoperta di una natura selvaggia e misteriosa (Giancarlo Aiosa,  Alfredo Fabbri, Lando Landini,  Francesco Melani, Marcello Meucci).

Un percorso dai mille risvolti estetici ed emozionali per coloro che sentano la voglia di guardare alla realtà attraverso gli occhi dell’arte.

Orario: lunedì, giovedì, venerdì 16.00 – 19.00; mercoledì 9.30 – 12.30; sabato e domenica 9.30 – 12.30 16.00 – 19.00; chiuso il martedì e Ferragosto.

Mac,n- Museo di arte contemporanea e del Novecento – Via Gragnano 349 – 51015 Monsummano Terme (PT)
www.macn.it

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