LIASIONS: IL NOVECENTO E L'ANTICO

In una città dove l’antico è sedimentato da oltre un millennio, il contemporaneo trova casa sperimentando inedite liaisons nelle vie cittadine come nei musei e nelle collezioni.

Per il viaggiatore che intende incontrare l’arte novecentesca, il percorso continuamente si intreccia alla storia: ecco che la Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti si visita nel palazzo rinascimentale, poi reggia. E parimenti le collezioni novecentesche concludono idealmente un percorso che partito dalle sale neoclassiche, si sviluppa attraverso le ricerche del realismo.

Non diversamente, nella parte terminale del Corridoio Vasariano, con i suoi milleottocento ritratti di tutte le epoche, si trovano esposti dal 2013 anche centotrenta autoritratti di artisti italiani e stranieri del ‘900. Al piano terreno della Galleria degli Uffizi, nei tre ambienti di San Pier Scheraggio, antico e moderno coesistono e s’avvalorano vicendevolmente: così la ferma bicromia del Bianco Nero di Alberto Burri campeggia sopra la porta d’accesso a quella che era la navata centrale della chiesa, introducendo alle grandi battaglie risorgimentali dipinte da Cagli e Guttuso, quindi alla rimeditazione sulle antiche mitologie ad opera di Marini e Venturi.

Non diversamente al Bargello le antiche collezioni si arricchiscono di donazioni contemporanee; e al Museo Marino Marini le opere dello scultore dialogano con il mirabile tempietto albertiano, vero e proprio gioiello rinascimentale, e nella cornice di una struttura antica, ora abitata dalle rivisitazioni della scultura etrusca tentate dallo scultore toscano, particolarmente nella sua ricerca giovanile. Nondimeno può accadere che si incontrino opere esse stesse intrise di riferimenti alla tradizione, come avviene a Villa Bardini, attraverso le opere di Pietro Annigoni, spesso immerse in atmosfere di ispirazione rinascimentale.

La potenza del retaggio classico si respira ovunque, anche negli opifici e nei laboratori come Il Bisonte, che nei decenni del secondo dopoguerra è capace di attrarre artisti internazionali attraverso il magistero delle antiche tecniche, ora coniugate nel segno della modernità dei valori e dei temi.

Lo stesso Museo Novecento, inaugurato nel recentissimo 2014, si offre nella cornice dell’antico convento delle Leopoldine, e continua a raccontare la storia di un genius loci forte e vivo. Pure i più battuti percorsi in città portano le tracce di questa osmosi fra antico e moderno, laddove gli artisti contemporanei di tutto il mondo hanno lasciato traccia del loro passaggio, come Folon nel Giardino delle Rose e lungo le tante vie e le piazze del centro cittadino

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