GIARDINO DEI TAROCCHI

L’idea di un giardino di sculture nasce in sogno a Niki de Saint Phalle (1930-2002) nel 1974.
Alla fine degli anni ’70 gli amici Caracciolo le permettono di realizzarlo sulla costa meridionale della Toscana.
Enormi sculture abitabili guadagnano spazio fra la macchia mediterranea, aggrappate ad un declivio collinare reso concavo da una cava dismessa.
La cittadella multicolore, omaggio in parte a Gaudì e al Sacro Bosco di Bomarzo, vi si adagia grazie alle ingegneristiche capacità visionarie di Jean Tinguely che ne ha realizzato l’intrigato scheletro metallico poi cementificato. La si raggiunge dopo aver varcato l’ingresso disegnato da Mario Botta.

Il percorso di visita è libero, più volte l’autrice l’ha paragonato al gioco delle carte: un mondo magico dove si incontra un universo di segni simbolici e onirici insieme alla grande varietà cromatica di ceramiche, poliestere, specchi, cemento, piante. Talvolta le ferrigne macchine di Tinguely fuoriescono dalle anime interne dei grandi tarocchi multicolori coi loro moti meccanici in un gioco di contraddizioni e bilanciamenti proprio delle opere di collaborazione fra i due artisti.
Aperto al pubblico nel 1998, il giardino è stato ultimato nel 1996 dopo la morte di Tinguely (1991), grazie all’aiuto di un’equipe di validi artisti collaboratori.

BIGLIETTAZIONE ORDINARIA

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INFO

Loc. Garavicchio, Capalbio
Tel. (+39) 0577 895122
www.giardinodeitarocchi.it
tarot@tin.it

Toscana '900Giardino dei Tarocchi